La prossima guerra in Europa sarà tra la Russia e il fascismo, solo che il fascismo si chiamerà Democrazia

Otto anni fa Fidel partì per un nuovo viaggio. Ci stava lasciando, ma aveva già provveduto a preparare tutto il necessario per accompagnarci per sempre, für ewig, come amava dire Gramsci.
Il futuro continuerà ad avere come protagonista il Comandante, per il suo ruolo esemplare di leader rivoluzionario e antimperialista, di dirigente popolare, per la sua fede incrollabile nel socialismo come via, l'unica via, che conduce all'emancipazione umana e alla liberazione nazionale. E anche per la sua immensa saggezza politica.

Fu proprio questa a fargli dire, già nel 1992, che “la prossima guerra in Europa sarà tra la Russia e il fascismo, solo che il fascismo si chiamerà Democrazia”. Una frase profetica pronunciata nel momento in cui l’Unione Sovietica crollava e quando gli intellettuali di destra (e alcuni della sinistra coloniale) cantavano le lodi all’avvento del “nuovo secolo americano” e all’insediamento dell’unipolarismo americano che avrebbe garantito la pace universale attraverso il tanto decantato “ordine mondiale basato su regole”.

Di più: quando tutti ripetevano le assurde litanie di Francis Fukuyama - la fine della storia e il trionfo del capitalismo e della democrazia liberale - Fidel rimetteva le cose al loro posto e prevedeva la crisi delle democrazie borghesi trasformate in scandalose plutocrazie e la rinascita del fascismo.

Nessuno, tranne lui, credeva che la Russia sarebbe ricomparsa con forza sulla scena internazionale e che l'impero e i suoi vassalli nordatlantici raggruppati nella NATO si sarebbero lanciati con tutte le loro forze per realizzare il loro piano di frammentazione dell'immenso territorio russo in dieci o quindici stati indipendenti, come avrebbero fatto di lì a poco con l'ex Jugoslavia, che oggi ospita sei paesi diversi, oltre all'enclave americana del Kosovo.

Fidel previde tutto perché vedeva più lontano e più in profondità di chiunque altro. Ecco perché è stato in grado di prevedere la tragedia che sta travolgendo l'umanità oggi, quando la barbarie e la ferocia di un impero in decadenza e la codardia e la stupidità della leadership europea, pronta a sacrificarsi per il bene del presunto leader del mondo libero, stanno spingendo l'umanità sull'orlo di un olocausto nucleare.

Atilio Borón, 26 novembre 2024

Articolo originale: Fidel, un nuevo aniversario de su siembra, Cubadebate


Commenti