Per
carità, non sono il dibattito o il confronto che mi spaventano, anzi:
anche se accesi, anche se aspri, lo volesse il Cielo che, un giorno o
l’altro, riuscissimo a ritrovarli!
Quello che mi
spaventa è l’esatto contrario: l’assoluta e totale assenza di dibattito
in un mondo che è ormai diventato come un mega-tetris permanente: ogni
idea, ogni pensiero che non si incastra o che “non piace”, è da buttare.
Nemmeno lo sforzo di tenerlo lì, a futura memoria: hai visto mai che
fra qualche giro potrà servire di nuovo... No, invece no: tutto ciò che
non si incastra nella narrazione dominante si butta, così non sarà più
necessario nemmeno tornare sui nostri passi. Meglio cancellare tutto,
così le idee che non si incastrano si dimenticherà perfino che siano mai
esistite. E poco importa che perdendone la memoria se ne perderanno
pure gli anticorpi, perché è questo che sta succedendo: non si
riconoscono più le vere malattie e si rincorrono le “varianti”…
Insieme
all’acqua sporca si butta via anche il bambino, nella perenne frenesia
di bruciare nuove tappe di un progresso che non sappiamo bene dove ci
porterà, l’importante è che ci porti.

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